Il monaco benedettino Padre Andrea Bina è conosciuto in tutto il mondo per aver ideato e realizzato, a Perugia, il primo sismografo a pendolo della storia nell’anno 1751. Lo strumento è visibile in una delle sale dell’Osservatorio Sismico “A. Bina” (sala storica).
Padre Bina nasce a Milano nel 1724. in giovane età diventa insegnante di filosofia nei monasteri di Milano, Padova e Perugia.
Presso il monastero di Perugia, in seguito ad una crisi sismica locale, pubblica nel 1751 “Ragionamento sopra la cagione dei terremoti ed in particolare quello della terra di Gualdo di Nocera dell’Umbria seguito l’anno 1751”. In tale pubblicazione cerca di spiegare, con metodi scientifici, l’origine del terremoto e descrive il suo strumento.
Oltre alla sismologia il Bina pubblicò anche trattati relativi all’elettricità atmosferica legata alle condizioni meteorologiche (“ElLECTRICORUM EFFECTUUM EXPLICATIO QUAM EX PRINCIPIIS NEWTONIANIS DEDUXIT, NOVISQUE EXPERIMENTIS ORNAVIT”, Padova 1751) e nell’ambito dell’ingegneria idraulica (“Ragionamento sopra il quesito qual sia il metodo più sicuro, più facile e meno dispendioso tanto nell’esecuzione che nella manutenzione, per impedire e riparare la corrosione delle ripe de’ fiumi arginati e soggetti ad escrescenze portate da dodici a diciotto piedi sopra l’ordinaria altezza e superiori alle campagne laterali”, Milano 1769).
Il monaco morì nel 1792 presso il monastero di San Simpliciano, nei pressi di Milano.